L'armadietto dei medicinali

I medicinali da tenere sempre in casa.

Una delle domande che le persone mi pongono spesso è: Quali sono i medicinali indispensabili da tenere in casa? Come e dove si conservano? Quanto vale la scadenza? Sì possono usare dopo la scadenza? Dove si possono buttare? E così via...

In casa non si può tenere tutto l’assortimento che si trova in una farmacia, ma alcuni farmaci sono proprio indispensabili. Pensate bene prima di acquistare facendo delle scelte adeguate, ne gioverà sicuramente il portafogli!

Per prima cosa scegliete un posto in casa che sia il vostro cassetto o il vostro armadietto dei medicinali. Come primo consiglio evitate assolutamente il bagno e la cucina, sono posti molto umidi, talvolta caldi e altamente frequentati. I medicinali se posizionati in questi luoghi si possono alterare facilmente. Per conservarli in modo opportuno scegliete un cassetto o un armadietto che sia in posizionato in un luogo asciutto. I farmaci si conservano meglio al buio e soprattutto lontani da fonti di calore come possono essere caloriferi e stufe. Se avete bambini piccoli o animali in casa scegliete un posto che non sia raggiungibile o apribile facilmente. Sembra banale, ma bisogna pensarci bene prima di posizionarci qualsiasi medicinale! Il luogo migliore potrebbe essere un cassetto della stanza da letto o un cassetto inutilizzato nel salotto! Ognuno di noi ha delle esigenze diverse, ma seguendo questi piccoli consigli troverete sicuramente il luogo che fa per voi!

Il mio cassetto dei medicinali.

Scelto il luogo giusto per i vostri medicinali bisognerebbe eseguire altre piccole raccomandazioni:

  • Creare un quadernetto contenente tutti i numeri di emergenza e i relativi indirizzi scritti a caratteri grandi e leggibili: 112 (numero unico), numero del medico/pediatra/veterinario, numero della farmacia dove vi rifornite, numero della guardia medica, numero dell’ospedale più vicino;

  • Posizionate con ordine i vostri medicinali, meglio se tutti visibili alla prima occhiata;

  • Non buttate le scatole e conservate i medicinali nella loro confezione originale insieme ai foglietti illustrativi;

  • Divideteli in base all’ utilizzo: farmaci per vostro figlio, farmaci per il vostro animaletto, farmaci per la vostra terapia consueta;

  • Controllate sempre la data di scadenza prima dell’utilizzo;

  • Segnate la data di apertura in particolar modo di : sciroppi e colliri.

    Ad esempio lo sciroppo di Paracetamolo una volta aperto ha validità 1 anno, altri sciroppi invece anche 3 o 6 mesi.

    I colliri invece sono un discorso a parte una volta aperti posso avere una validità di 14 giorni, 28 giorni o addirittura tre mesi. Bisogna controllare bene sulla confezione la validità post prima apertura o chiedete chiarimento al vostro farmacista di fiducia.

Andando subito al sodo, i farmaci a mio avviso indispensabili da tenere in casa sono:

  • FARMACI PER LA FEBBRE

PARACETAMOLO (esempio: Tachipirina, Efferalgan, Acetamol…): il Paracetamolo è un antipiretico ovvero abbassa la febbre. Oltre ad acquistare in modo generale del Paracetamolo è consigliabile pensare anche alla forma farmaceutica più opportuna. Se avete un neonato in casa optate su gocce o supposte, se il bambino è un pochino più grande preferite lo sciroppo, se è già un ragazzino ci sono versioni orosolubili, orodispersibili, effervescenti fino ad arrivare alla compressa da deglutire con un po’ d’acqua. Il dosaggio del paracetamolo e la sua forma farmaceutica vanno scelti in base al peso e alle modalità di assunzione.

Ricordo che il dosaggio per un adulto con peso superiore ai 50 chili è di 500 mg ogni 4 ore se c’è febbre fino ad un massimo di 6 compresse al giorno (ovvero 3 grammi di Paracetamolo!).

Il Paracetamolo, in particolare il dosaggio da 500 mg per adulti o il dosaggio specifico per bambini e neonati, è di libera vendita.

Il Paracetamolo 1000 mg invece ha un utilizzo diverso, è un antidolorifico che prevede prescrizione medica ed è utilizzabile unicamente per soggetti adulti in caso di dolore.

In caso di emergenza negli adulti se hanno già preso altre volte il paracetamolo 1000 possono compensare la mancanza prendendo due paracetamolo 500 mg ogni 8 ore fino ad un massimo di 3 volte al giorno. Ricordo per chi non lo sapesse il paracetamolo è epatotossico, danneggia il fegato e non bisogna abusarne! Chiedi sempre consiglio al medico!

  • FARMACI PER L’INFIAMMAZIONE E IL DOLORE

IBUPROFENE (esempio: Brufen. Moment, Spididol…): l’Ibuprofene è un antinfiammatorio, antidolorifico e antipiretico. E’ un FANS, un antinfiammatorio non steroideo che agisce molto bene su disturbi quali: mal di testa, mal di denti, dolori mestruali, mal di schiena e così via... E’ un’ottima panacea da tenere sempre in casa! L’Ibuprofene è presente in commercio in sciroppo, bustine, supposte e compresse. Se non allergici è somministrabile anche nei bambini, sentito il parere del pediatra, in caso di infiammazioni quali mal d’orecchie o mal di gola, febbre alta che non risponde al Paracetamolo. Bisogna però ricordare che l’Ibuprofene è somministrabile a stomaco pieno massimo tre volte al giorno in quanto può essere gastrolesivo. Quindi bisogna fare molta attenzione qualora la somministrazione venga fatta su un bambino piccolo. Inoltre l’Ibuprofene è sconsigliato in gravidanza e in allattamento eccezione fatta se il consiglio viene effettuato direttamente dal vostro medico di fiducia. Gli antinfiammatori inoltre sono sconsigliati nei soggetti ipertesi, cardiopatici, diabetici o che assumono anticoagulanti in quanto l’utilizzo prolungato innalza la pressione arteriosa, altera i livelli di glucosio e accentua la fluidità del sangue. In questi casi, sempre sentito il parere del medico è ideale la somministrazione di Paracetamolo 1000 mg in caso di dolore massimo tre volte al giorno.

  • FARMACI PER LA NAUSEA

Vi riporto due esempi di farmaci da banco utili in caso di nausea, vomito e indigestione.

Il primo è somministrabile anche nei bambini, nelle donne in gravidanza e in allattamento (esempio: Biochetasi) ed è una miscela di sali minerali e vitamine che permettono di eliminare il senso di nausea, iperacidità e digestione difficile. Si presentano in bustine, compresse masticabili e supposte. La bustina si può sciogliere nella più piccola quantità di acqua fredda e si può sorseggiare poco alla volta in cucchiaini.

Il secondo è somministrabile solo negli adulti e nei ragazzi sopra i 16 anni (esempio: Geffer) in quanto oltre a contenere una miscela di sali minerali contiene Metoclopramide cloridrato 5 mg per la nausea e il Dimeticone 50 mg per il gonfiore. Le bustine si possono assumere dalle 2-3 volte al giorno disciolte sempre nella minima quantità d’acqua fredda.

  • FARMACI PER LA DIARREA

LOPERAMIDE 2 mg: è un farmaco specifico in caso di diarrea, presente nei formati più disparati come capsule da deglutire con acqua, capsule molli per un effetto più rapido da deglutire sempre con acqua oppure le compresse orodispersibili che si sciolgono in bocca senza l’assunzione di nessun liquido. Normalmente si consigliano l’assunzione di 2 capsule subito e una dopo ogni scarica fino ad un massimo di 8-10 al giorno. E’ sconsigliato nei bambini sotto i 12 anni e nelle donne in gravidanza e che stanno allattando. L’utilizzo a mio avviso deve essere fatto solo in caso di emergenza in quanto va a bloccare la peristalsi e l’evacuazione. Parlo di utilizzo in emergenza come può essere la giornata di lavoro improrogabile o il viaggio di tante ore senza un bagno vicino in quanto blocca il sintomo della diarrea e la rimozione dei virus spesso causa di tale sintomo.

Pertanto se ti capita nella tua giornata di riposo e il sintomo non è così debilitante, per quanto possa essere estenuante e faticoso, la miglior cura parla di reintegro di acqua, sali minerali persi durante la giornata e di probiotici.

PROBIOTICI: i probiotici sono i nostri alleati ovvero batteri vivi che migliorano e preservano la flora intestinale. Sono utili in caso di diarrea, gonfiore, indigestione, malessere intestinale accompagnato da mal di pancia. Per l’assunzione è consigliabile leggere bene sopra la confezione in quanto ogni tipo di probiotico può prevedere l’assunzione a stomaco pieno o a stomaco vuoto. Attenzione: alcuni probiotici richiedono la refrigerazione e la conservazione in frigorifero tra i +2 -+8°C altri invece mantenuti a temperatura ambiente con meno di 25°C.

  • FARMACI PER LE BRUCIATURE

Le creme per le bruciature (esempio Foille) sono creme anestetiche e antimicrobiche che possono essere utilizzate in modo repentino sulle piccole bruciature. Attenzione: l’utilizzo tra i 6 mesi e 2 anni richiede la consulenza di un pediatra data la formulazione farmacologica contenente anche l’alcool. In caso di scottatura è bene posizionare l’area interessata sotto acqua fredda anche per circa 10 minuti per attenuare il calor, il dolor e il tumor.

A mio avviso sconsiglio l’utilizzo di creme cortisoniche su parti bruciate in quanto il cortisone pur essendo un ottimo metodo per togliere l’infiammazione e il rossore, ha diverse controindicazioni tra cui l’abbassamento delle difese immunitarie della pelle e l’aumento alla suscettibilità alle infezioni. Le bolle tipiche di una bruciatura se formate non vanno “scoppiate”, bisogna cercare di preservare la loro integrità. Se la bruciatura non è dolorante e presenta le bollicine aperte, la crema sopra citata non va utilizzata ed è facilmente sostituibile con creme cicatrizzanti con antibiotico previa disinfezione (esempio: Connettivina plus, Ialuset plus, Sofargen…).

  • CREME PER IL PRURITO

Le creme o i gel antistaminici (esempio: Polaramin (Desclorfeniramina), Fenistil (Dimetindene)) si possono utilizzare anche nell’infanzia sopra i 2 anni in caso di prurito generalizzato, dermatiti o punture di insetto. La crema o gel antistaminico ha la funzione principale di ridurre il prurito e di conseguenza di evitare di grattare la zona colpita. Il suo utilizzo è al bisogno, due o tre volte giorno in caso di necessità. La crema antistaminica non va utilizzata per periodi prolungati in quanto tende a seccare la cute e a peggiorare il sintomo del prurito. In prima battuta le creme antistaminiche per il prurito vanno molto bene, successivamente è bene sostituirle con formulazioni emollienti e lenitive.

  • PER LE FERITE

NEOMICINA può essere utile in caso di ferite infette, escoriazioni superficiali suscettibili ad infezione (esempio: Streptosil). Il suo utilizzo può essere sensato se la ferita è nei piedi o in qualche parte che richiede una maggiore attenzione. Se no normalmente l’utilizzo di antibiotici in modo ingiustificato è sconsigliato. Se la ferita è lieve a volte è sufficiente lavare bene la ferita, utilizzare un buon disinfettante e chiudere con un cerotto finché la ferita non è rimarginata o ha smesso di sanguinare.

ACQUA FISIOLOGICA chiamata anche soluzione salina o acqua di mare isotonica è un tipo di acqua che contiene cloruro di sodio (sale da cucina). Ha tantissime utilità e ha senso tenerla sempre in scorta e non solo quando si hanno bambini piccoli in giro per casa. A mio avviso sono molto utili le fialette monodosi di acqua fisiologica da 5ml piuttosto che le bottiglie di vetro da 100, 250, 500 ml. Le bottiglie di vetro richiedono il prelievo dal filtro con una siringa sterile per preservare la sterilità, una volta aperte vanno consumate in pochi giorni. La nota positiva è il prezzo davvero esiguo. Le fialette invece fanno riferimento alla data di scadenza impressa sulla scatola, non contengono nessun conservante e sono anch’esse sterili. Gli utilizzi sono molteplici ad esempio per la pulizia di una ferita, per fare un lavaggio nasale, per la pulizia degli occhi e per l’aerosol.

Dopo avervi elencato quali secondo me sono i farmaci a mio avviso più utili, vi riporto anche due ANTIDOTI da tenere in casa in caso di accidentale ingestione di un farmaco. Vi ricordo che l’ingestione accidentale di un farmaco deve seguire una chiamata al proprio medico o al proprio farmacista e se grave riferirsi direttamente ai numeri di emergenza quali 112 (numero unico) o 118.

  1. CARBONE VEGETALE: è una potente “spugna” che adsorbe non solo i gas a livello intestinale ed è utile per fare l’ecografia, ma è anche un potente antidoto contro i farmaci assunti erroneamente. Va somministrato immediatamente dopo l’assunzione accidentale.

  2. N-ACETIL CISTEINA: (esempio Fluimucil) è conosciuto come fluidificante delle secrezioni bronchiali, permette di combattere la tosse “grassa” ed eliminare il catarro. Oltre a questa funzione è il più potente antidoto contro il Paracetamolo e permette di ridurre gli effetti dannosi sul fegato se assunto dopo l’ingestione accidentale di Paracetamolo.

Nel proprio cassetto dei medicinali bisogna lasciare spazio a materiale di Primo Soccorso tra cui:

  • DISINFETTANTE: utile è un disinfettante che non bruci che sia adatto per ferite aperte (esempio Citrosil, Bialcol…).

    Attenzione all’Acqua Ossigenata, si utilizza solo ed esclusivamente in caso di ferite sporche di terriccio o per una prima disinfezione. L’acqua ossigenata non permette la cicatrizzazione dei tessuti danneggiati.

  • Seconda attenzione all’Alcool denaturato, l’alcool è cancerogeno e non è adatto a ferite aperte in quanto brucia moltissimo. L’alcool può essere utile se non utilizzato quotidianamente per la pulizia della pelle integra prima di una puntura in quanto l’alcool è volatile, pulisce e non lascia tracce sulla pelle.

  • CEROTTI: una confezione mista per avere un po’ tutte le misure, ideali sono i cerotti con antibatterico in tessuto non tessuto in quanto traspiranti.

  • GARZE: sterili sigillate singolarmente. Esistono di forme e dimensioni diverse, utili le classiche garze 10x10 cm.

  • TERMOMETRO: a discrezione, digitale, analogico, frontale o ad orecchio. Attenzione la lettura di ciascuno di essi è diversa e la temperatura della febbre cambia a seconda di come viene misurata. Ad esempio la temperatura ascellare è diversa da quella della bocca e dell’ano.

  • GEL TERMICO: è utile perché quelli di nuova generazione permettono l’utilizzo sia per la terapia del freddo (due ore in freezer) sia per la terapia del caldo (microonde). Attenzione a non utilizzare il gel termico senza la propria custodia. Bisogna sempre avvolgere in un panno, non è da utilizzare a diretto contatto con la pelle!

Un altro consiglio che vi posso dare è personalizzare la propria cassetta dei medicinali in base alle malattie che si è frequenti contrarre.

Ad esempio per chi soffre di indigestione e ha spesso bruciore di stomaco e reflusso aggiungere alla propria cassetta farmaci per l’iperacidità, oppure per chi ha difficoltà ad andare in bagno i farmaci lassativi o ancora per chi è frequente ammalarsi con raffreddore e tosse tenersi a portata vitamina c e pastigliaggio per sedare la tosse e così via...

Invece chi è soggetto a una politerapia ovvero utilizza più farmaci quotidianamente è bene che controlli spesso la propria terapia in modo tale da non rimanerne mai sprovvisto. Bisogna preoccuparsi in tempo di chiamare il medico per le prescrizioni delle terapie croniche.

Un altro consiglio è tenere a portata di mano in una custodia o nel portafoglio i tagliandini dei farmaci che normalmente si utilizzano, sia per non confondersi e sia per non far impazzire il farmacista!

Di tanto in tanto è bene controllare le date di scadenza dei farmaci del proprio armadietto. Se è un farmaco è scaduto, è scaduto, senza se e senza ma, bisogna procedere allo smaltimento e provvedere successivamente al ripristino della scorta. L’azienda di qualsiasi farmaco dopo la data di scadenza impressa non garantisce più né la sicurezza e né l’efficacia. Per quanto possa essere conservato bene il farmaco non è detto che faccia ancora il suo effetto. Inoltre non è più garantito dal punto di vista microbiologico e conservativo.

Dopo aver visto che il farmaco è scaduto, bisogna fare la raccolta differenziata! La carta, la plastica o l’alluminio dell’imballaggio primario e secondario per quanto possibile vanno buttati nei rispettivi contenitori. Il blister o la confezione ancora piena di farmaco invece va smantellata nei contenenitori delle farmacie addetti allo smantimento dei rifiuti medicinali. I cosmetici e gli integratori non sono medicinali quindi vanno smantellati nel non recuperabile. Anche i pungenti ovvero le siringhe usate vanno chiuse bene e poi smaltite nel non recuperabile. Per quest’ultima affermazione è bene chiedere alle ditte di smaltimento dei rifiuti della propria città per evitare di incorrere in multe. In quanto lo smaltimento dei rifiuti è spesso a discrezione del paese in cui si abita.

Adesso tocca a voi a creare la vostra cassetta dei medicinali! Fatemi sapere se l’articolo vi è piaciuto lasciando un bel mi piace!