Ricetta Elettronica Dematerializzata

Nuova ricetta elettronica dematerializzata

Che cos’è?

La ricetta elettronica dematerializzata è un sistema di prescrizione di medicinali ed erogazione delle prestazioni sanitarie.

La ricetta elettronica prevede la completa eliminazione del supporto cartaceo della ricetta nell’intero iter che va dalla fase di prescrizione del medico, alla erogazione della prestazione, al successivo controllo e rendicontazione.

Un po’ di storia…

Con il Decreto Ministeriale del 2 Novembre 2011 ed il decreto legge n. 179/2012 (Agenda digitale), si è dato l’avvio alla de-materializzazione della ricetta medica cartacea: la “ricetta rossa” sostituita da un documento elettronico dotato di codice univoco protetto da password.

L’avvio della dematerializzazione ha avuto luogo in alcune regioni d’Italia come fase di sperimentalizzazione per poi estendere il decreto su tutto il territorio italiano.

Da questo decreto vennero esclusi in particolar modo le prescrizioni di medicinali stupefacenti e sostanze psicotrope di cui al decreto del Ministero della salute 10 Marzo 2006.

Questo processo ha coinvolto farmacisti, medici, le rispettive organizzazioni di categoria, ASL, Regioni, Agenzia delle Entrate, INPS, Guardia di Finanze etc., con il coordinamento della Ragioneria Generale dello Stato (RGS) e attraverso il braccio operativo di SOGEI, società di ITC del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

Perché la ricetta si è dematerializzata?

Si è ipotizzato nel Gennaio 2011 un risparmio di 1,8-2,1 miliardi di euro con la sostituzione della ricetta rossa cartacea con la ricetta elettronica dematerializzata. La vecchia ricetta rossa è una ricetta molto particolare creata dalla zecca di stato che prevedeva costi ingenti per la sua stampa e diffusione.

(Fonte: Ministero dell’Innovazione, Tavolo della Sanità Elettronica, Gennaio 2011)

Nel 2012 Quotidiano Sanità riportava possibili risparmi fino a 6 miliardi di euro con l’introduzione del Fascicolo Sanitario e la ricetta elettronica.

2020: ai tempi del COVID-19

A causa della pandemia da nuovo Coronavirus SARS-COV-2, il 20 Marzo 2020 il ministro della salute italiano Roberto Speranza ha dichiarato “Dobbiamo fare di tutto per limitare gli spostamenti e ridurre la diffusione del virus Covid-19. Puntiamo con forza sulla ricetta medica via email o con messaggio sul telefono. Un passo avanti tecnologico che rende più efficiente tutto il sistema sanitario nazionale”.

Questa ordinanza consente ai cittadini di ottenere dal proprio medico il “Numero di ricetta elettronica” (NRE), senza più la necessità di ritirare fisicamente e portare in farmacia, il promemoria cartaceo. Si tratta di un’ulteriore misura che viene incontro alla necessità di limitare la circolazione dei cittadini e di arrestare i contagi del nuovo Coronavirus.

In che cosa consiste?

I protagonisti: Medico, Farmacista, Paziente.

Medico -> NRE + Tessera Sanitaria -> Farmacia

Legenda:

NRE: Numero Ricetta Elettronica, numero univoco generato dal SAC (Sistema di Accoglienza Centrale) tramite il quale è possibile numerale le ricette elettroniche.

TS: Tessera Sanitaria costituita da Codice Fiscale.

SAC: Sistema di Accoglienza Centrale che mette in comunicazione ASL, medici, ospedali e farmacie.

NRE: numero di ricetta elettronica

Operazioni:

  1. Il paziente contatta il proprio medico;

  2. Il medico immette la ricetta all’interno del SAC;

  3. Il SAC dà esito positivo e la ricetta viene contrassegnata come da erogare;

  4. Il medico consegna il promemoria: ricetta stampata o codici NRE al paziente attraverso diversi canali: telefono, PEC, email, messaggio, Whattsapp, fascicolo sanitario elettronico (ove attivato) o direttamente in studio.

  5. Il farmacista grazie al promemoria e alla tessera sanitaria del paziente intestatario della ricetta preleva dal SAC la ricetta elettronica;

  6. Il farmacista ritira il promemoria e chiude la ricetta elettronica che viene contrassegnata come erogata;

  7. Il SAC a fine mese crea un file delle prestazioni erogate dalla farmacia (Distinta Contabile Riepilogativa) per il rimborso all’ASL.

(Schema di: Paola Brusa, Francesca Baratta, Manuale di Legislazione Farmaceutica, II edizione, Edizioni Cortina, Torino, 2014.)

Cosa fa l’utente?

Stampa il promemoria o si appunta i codici della ricetta inviati dal medico e si reca in farmacia con i codici NRE e la Tessera Sanitaria dell’utente intestatario della ricetta.

In un momento così delicato è bene che l’utente si presenti in Farmacia ben preparato.

Ecco qui un piccolo Vademecum.

Vademecum Farmacia

Cosa fa il farmacista?

Una volta ricevuti i codici NRE e la tessera sanitaria dal paziente il farmacista può:

  1. Stampare il promemoria del paziente e apporre le fustelle dei farmaci erogati sul promemoria cartaceo.

  2. Aprire la ricetta e apporre le fustelle su un apposito REGISTRO.

  3. Aprire il fascicolo sanitario.

Il farmacista non sceglie la modalità di operazione segue le ordinanze regionali e gli aggiornamenti del proprio programma.

Che cos’è il Registro?

Al fine di evitare la stampa di numerosi promemoria, il farmacista apporrà le fustelle su di un registro dedicato.

Registro Fustelle

Il registro adottato nella regione Valle d’Aosta è un file PDF stampabile costituito da 4 campi da compilare:

  • data di erogazione fustelle (GG MM AAAA);

  • codice farmacia (8 caratteri composto dal codice numerico dell’AUSL di 3 caratteri (101 Valle d'Aosta) e dal progressivo numerico della farmacia di 5 caratteri riempiendo con zeri gli spazi a sinistra ( es. 00033);

  • progressivo foglio (4 caratteri riempiendo con zeri gli spazi a sinistra (es. 0099));

  • timbro farmacia.

Ogni pagina di registro è costituita da 32 caselle in cui è possibile attaccare nei suoi spazi le diverse fustelle dei medicinali erogati.

Il registro ha un utilizzo giornaliero, quindi ogni giorno dovrà essere compilato con la data corretta.

Le pagine del registro in linea teorica possono essere infinite, i fogli saranno tanti quanti i medicinali erogati dalla farmacia.

Il farmacista ha cura di stampare il pdf, numerarlo e compilarlo in ogni sua parte. Il farmacista apporrà le fustelle negli appositi spazi posizionando le fustelle nel verso corretto per agevolare la lettura ottica.

I singoli fogli possono essere riempiti in modo parziale.

Le fustelle relative a prescrizioni erogate parzialmente e tenute in “sospeso” vanno comunque apposte nel registro ordinario del giorno di erogazione in attesa di erogare i restanti farmaci. Si precisa che per le prescrizioni erogate parzialmente e chiuse a cavallo di 2 mesi, la contabilizzazione in Distinta Contabile Riepilogativa (DCR) deve essere fatta nel mese di chiusura dell’erogazione anche se le fustelle sono state consegnate in mesi diversi.

Le fustelle di farmaci erogati ad assistiti di altra regione vanno apposte nel registro.

I fogli di registro del mese di contabilizzazione vanno consegnati all’Azienda USL assieme alla (DCR).

In Valle d’Aosta si è estesa la ricettazione elettronica anche ai medicinali in DPC (distribuzione per conto, continuità ospedale-territorio). Le fustelle DPC verranno apposte in un registro ad hoc.

Le regole di gestione delle ricette rosse SSN non cambiano, le ricette rosse dovranno essere regolarmente spedite e consegnate per il rimborso complete delle relative fustelle.

Riflessioni e previsioni future.

Se il sistema e la gestione in caso di emergenza funziona, sicuramente si farà un passo in avanti verso la digitalizzazione e lo sfoltimento delle pratiche burocratiche.

A mio avviso, appena si riuscirà a creare un sistema di tracciamento antifrode delle singole confezioni di farmaco oltre a quello pensato con il fustello DATAMATRIX si arriverà alla dematerializzazione completa della ricetta evitando anche tutte le procedure di attacca e stacca del fustello del medicinale.

In futuro presumo l’utilizzo unico della propria TESSERA SANITARIA e/o del FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO come esclusiva fonte legittima di prelievo delle ricette.


Ringrazio @the_iron_man_and_la_zia_3 per lo spunto che ci ha dato per la realizzazione di questo articolo.