Mente artistica o Mente scientifica?

Il nostro cervello è come un universo sconosciuto. Ma ti sei mai chiesto se la tua mente possa essere una mente matematica o una mente artistica? Sai capire quale emisfero stai utilizzando, il sinistro o il destro?

Sei curioso? Allora iniziamo...

Nel 1981 lo psico-biologo statunitense Roger Sperry vinse il Nobel per la scienza studiando il corpo calloso ovvero quella parte celebrale posizionata tra i due emisferi. Queste ricerche hanno confermato l'assoluta prevalenza dell'emisfero sinistro nel controllo delle attività linguistiche e soprattutto nella capacità di produzione di un linguaggio articolato. D'altro canto l'emisfero destro, a lungo ritenuto "muto" o "non dominante", ha mostrato una netta superiorità nel controllo di una serie di prestazioni percettive e cognitive in situazioni che implicano l'elaborazione d'informazioni spaziali e il ricordo di immagini iconiche.

Da allora la nozione della specializzazione funzionale dei due emisferi è diventata popolare e usata per spiegare le differenze fra le persone. Ad esempio le persone “dominanti” a sinistra sarebbero più analitiche, verbali, e brave in matematica, mentre quelle “dominanti” a destra sarebbero più creative, olistiche ed emotive.

Questa riflessione venne considerata una vera e propria fake news quando nel 2013 un gruppo di scienziati statunitensi guidati da Jared Nielsen ci spiegò che è certamente vero che l’emisfero sinistro assolve a funzioni specifiche come il linguaggio e l’analisi visivo spaziale, mentre il destro presiede la creatività e le abilità artistiche, ma nessuno degli oltre 1.000 individui osservati per due anni ha mostrato una lateralizzazione dominante.

Inoltre l’esperimento di neuro-imaging svolto mostra che i dati non sono coerenti nel determinare una dominanza "cervello sinistro" o "cervello destro" tra gli individui., ma sono stati osservati piccoli aumenti della lateralizzazione con il passare dell’età.

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The brain

Non c’è una dominanza “cervello sinistro” o “cervello destro”.

C’è da dire, però, che ogni individuo ha una maggiore propensione all’uso di una parte del corpo piuttosto che un’altra. Quindi da che cosa è dovuto?

Già nell’utero, alla decima settimana di gestazione, il 90% dei feti muove di più il braccio destro del sinistro, e da quando inizia a succhiarsi il pollice solo il 10% preferisce il sinistro, stessa proporzione che si osserva tra gli adulti.

Diverso è nei pappagalli, il 90% di loro sembra preferire la zampa sinistra per afferrare gli oggetti piuttosto che la zampa destra.

Un’ipotesi è che sia il fatto di utilizzare una mano più dell’altra a indurre la specializzazione dei due emisferi del cervello, e non il contrario.

Secondo altre ricerche, un’esposizione più alta al testosterone durante la vita uterina, che rallenta la maturazione dell’emisfero sinistro (quello dominante per i destri) indurrebbe più feti a diventare mancini.

Fino a non molto tempo fa, si dava per scontato che a determinare il mancinismo fosse la genetica, ma dalle analisi sul genoma questo gene non è mai stato trovato e quindi rimangono numerose incognite.

Soffermandoci però sull’osservazione dei due emisferi celebrali nel corso degli anni si è dimostrato come i problemi matematici potessero essere risolti usando diverse strategie e la ricerca suggerisce che i problemi aritmetici possono essere strettamente legati al linguaggio e al processo fonologico. In effetti si è visto come i problemi matematici suscitano una maggiore attività nelle aree cerebrali dell’emisfero sinistro, emisfero che si presuppone maggiormente sviluppato nei destrimani.

Tuttavia, non è chiaro se le regioni cerebrali comuni supportino sia l'elaborazione aritmetica che quella linguistica, e se queste regioni differiscano tra i bambini e gli adulti.

Gli studi di probabilità suggeriscono che i bambini mostrano un'attivazione celebrale più bilaterale e diffusa rispetto agli adulti, in quanto nei bambini l’elaborazione matematica e la sua comprensione risulta più difficile.

Gli scienziati hanno ipotizzato anche possibili incroci mano-cervello. Infatti chi è destrimano tende a processare il linguaggio con l’emisfero sinistro del cervello. Questa affermazione è stata dimostrata eseguendo il “test di Wada”, un test utilizzato dai neurochirurghi per evitare di danneggiare le parti del cervello dedicate al linguaggio. Il test prevede che il paziente parli tenendo le mani sollevate, mentre gli viene iniettato un anestetico che “addormenta” la parte del cervello interessata. Si è visto che il 90% dei destrimani perde il controllo della mano destra, e non riesce più a parlare, mentre tra i mancini solo il 70% perde l’uso della parola. Ciò significa che per la maggior parte delle persone l’emisfero sinistro risulta essere specializzato nel linguaggio, mentre solo il restante 30% processa il linguaggio con l’emisfero destro o con entrambi. L'asimmetria mano-emisfero cerebrale-linguaggio vale per la maggior parte dei destri e non per i mancini, ma il motivo risulta ancora sconosciuto.

In un altro studio del 2017 si è indagato inoltre sul concetto di creatività ovvero la capacità di produrre idee o comportamenti originali e preziosi per la comunità. Nella vita reale, la creatività artistica e scientifica ha promosso lo sviluppo della civiltà umana, ma non solo…

La creatività: artistica e scientifica.

Allora dove possiamo trovare la creatività artistica e/o scientifica? Lo studio ha utilizzato la morfometria basata sui voxel ovvero una tecnica di neuroimmagine che utilizza un approccio statistico.

Lo studio ha riscontrato che la creatività scientifica è associata alla rete di attenzione esecutiva e all'elaborazione semantica che risiede nel giro frontale medio sinistro (MFG) e nel giro occipitale inferiore sinistro (IOG), mentre la creatività artistica era significativamente associata negativamente con il GMV regionale dell'area motoria supplementare (SMA) e della corteccia cingolata anteriore (ACC).

Concludendo, questi risultati possono fornire in futuro un indicatore efficace che può essere utilizzato per prevedere e valutare le prestazioni creative degli individui nei campi della scienza e dell'arte.

Il nostro cervello però continua a rimanere al giorno d’oggi il più grande enigma da risolvere.


Fonti:

  • Enciclopedia Treccani

  • ilbolive.unipd.it

  • Nielsen J. et al., An Evaluation of the Left-Brain vs. Right-Brain Hypothesis with Resting State Functional Connectivity Magnetic Resonance Imaging, 2013.

  • Focus Scienza

  • Pollack C. et al., Where arithmetic and phonology meet: The meta-analytic convergence of arithmetic and phonological processing in the brain, 2018.

  • Shi B et al., Different brain structures associated with artistic and scientific creativity: a voxel-based morphometry study, 2017.