La nonna e il sole

Da bambina era assolutamente proibito prendere il sole durante le giornate dei mesi con la R. Non ne ho mai capito il senso, ma per fortuna ora esistono loro: I SOLARI.

Sia in inverno che d'estate, nei mesi con la R e nei mesi senza R, il solare va applicato sempre, con SPF in base al fototipo, in maniera ripetuta e in grossa quantità, ma va applicato!

Prendere il sole fa bene, non in modo eccessivo, soprattutto nelle ore più calde, con la protezione adeguata, in quanto influisce sul metabolismo della serotonina e della melatonina.

Da quando è stato scoperto che le radiazioni UV erano la principale causa ambientale del cancro della pelle, sono stati avviati programmi di prevenzione primaria. Questi programmi consigliano di evitare l'esposizione alla luce solare. Tuttavia, sorge la domanda se il comportamento di evitare il sole possa avere un effetto sulla salute generale. Negli ultimi decenni sono state scoperte nuove associazioni favorevoli tra luce solare e malattia. Vi sono crescenti evidenze osservazionali e sperimentali che l'esposizione regolare alla luce solare contribuisce alla prevenzione del cancro del colon, della mammella, della prostata, del linfoma non Hodgkin, della sclerosi multipla, dell'ipertensione e del diabete.

Inizialmente, questi effetti benefici sono stati attribuiti alla vitamina D. Recentemente è diventato evidente che sono coinvolti anche l'immunomodulazione, la formazione di ossido nitrico, melatonina, serotonina e l'effetto della luce (solare) sugli orologi circadiani. In Europa (oltre 50 gradi di latitudine nord), il rischio di cancro della pelle (in particolare il melanoma) è causato principalmente da un modello intermittente di esposizione, mentre un'esposizione regolare conferisce un rischio relativamente basso.

Vengono discussi i dati disponibili sugli effetti negativi e positivi dell'esposizione al sole. Considerando questi dati, ipotizziamo che l'esposizione solare regolare sia benefica per la salute.

Uno studio recente piemontese ha analizzato l'influenza dell'esposizione solare sull'ospedalizzazione nelle emergenze psichiatriche. L'intensità dell'esposizione alla luce solare ha un effetto cruciale sull'influenzare le funzioni circadiane di individui ad alto rischio. Una possibile spiegazione di questa relazione è che l'eccessiva esposizione alla luce solare è in grado di compromettere i meccanismi biologici, possibilmente attraverso la disregolazione della produzione / metabolismo della serotonina e / o della melatonina.

Su un campione di 900 pazienti, solo 730 soggetti volontari hanno accettato di partecipare allo studio. I pazienti con ricoveri in primavera / estate (un periodo in cui il rapporto tra luce e oscurità è più lunga) hanno mostrato una maggiore prevalenza di ammissione involontaria, un'età precoce all'esordio della malattia, una durata più lunga dell'ospedalizzazione e l'ammissione per episodio (ipo) maniacale. In conclusione un'eccessiva esposizione alla luce solare può esercitare un ruolo fondamentale nelle condizioni psicopatologiche che presumibilmente influenzano la vulnerabilità biologica.


Fonti:

  • Van der Rhee etc,Regular sun exposure benefits health, 2016

  • A. Aguglia etc.,The influence of sunlight exposure on hospitalization in emergency psychiatry, 2017