Gli Originator o gli equivalenti?

Originali o Generici? Questo è il problema.

Il Codice Deontologico del farmacista aggiornato al 7 maggio 2018 art. 15 Attività di consiglio e consulenza punto 2. prevede che: "Il farmacista è tenuto ad informare il paziente circa l’esistenza di farmaci equivalenti". Pertanto si giustifica il motivo per cui il farmacista, una volta che riceve in mano le ricette/prescrizioni, chiede al cliente/paziente: "Originali o generici?" (in tono confidenziale), anche perché la formula corretta sarebbe: "Originator o equivalenti?", ma detto tra noi immagino già la faccia della nonna che mi dice: "Che hai det?".

ORIGINATOR - ORIGINATORE - ORIGINALE vs EQUIVALENTE - GENERICO

Con l'emanazione della Direttiva 2004/27/CE, si ha l'attuale definizione di medicinale equivalente e dunque un medicinale che la STESSA COMPOSIZIONE QUALITATIVA e QUANTITATIVA di sostanze attive e la STESSA FORMA FARMACEUTICA del medicinale di riferimento nonché una bioequivalenza con il medicinale di riferimento dimostrata da studi appropriati di biodisponibilità.

Ogni persona è libera di scegliere tra originator e equivalente, secondo la propria esperienza e secondo il proprio pensiero, anche se ci sono casi e casi per cui è necessario affidarsi al professionista e non permettere la sostituibilità in quanto alle spalle ci sono circolari e studi per cui prevedono una migliore terapia prendendo la stessa confezione senza cambiarla.

Ad esempio: circolari di non sostituibilità, NON SOSTITUIBILITA' apposta dal medico con relativa dicitura, intolleranze alimentari e così via.