Denti e prevenzione: come mantenerli a lungo, sani, nelle nostre bocche?
I denti non si perdono a causa dell’invecchiamento!
Wow, questa frase ti avrà certamente stupito, perché da sempre tutti pensiamo che la perdita dei denti possa essere la naturale conseguenza degli anni che passano. Fortunatamente non è così ed abbiamo tutte le possibilità per diventare anziani continuando a mangiare con i nostri denti.
Devi sapere, infatti, che seppur la tecnologia anche l’odontoiatra abbia fatto passi da gigante, soprattutto con l’arrivo degli impianti dentali, molto validi nel sostituire un elemento dentario estratto, niente può esser migliore del tuo dente naturale, quello che da sempre ti accompagna durante i migliori pasti.
Perdiamo i nostri denti a causa di una terribile malattia, il cui nome scientifico è parodontite e che le persone, ancora oggi, chiamano comunemente piorrea. Questa antipatica patologia comporta il riassorbimento dell’osso che sta attorno ai denti, quello che li tiene “saldi” nella nostra bocca, determinando mobilità degli stessi.
La parodontite è una malattia subdola, arguta, poiché compie i suoi misfatti in totale silenzio: spesso la patologia è asintomatica ed il paziente, quindi, non accusa dolore, non avverte il solito fastidioso mal di denti, per questa ragione spessissimo tarda a recarsi dal proprio dentista, intercettando ed iniziando a trattare la malattia quando questa è già in uno stadio avanzato.
Come si può capire se qualcosa non sta andando bene a livello delle nostre gengive, del nostro osso? Dobbiamo periodicamente osservare le nostre gengive davanti allo specchio, possibilmente con una luce che ci faccia vedere bene, per riscontrarne tempestivamente sanguinamenti, anche piccoli e difficilmente percettibili, o notarne arrossamenti e gonfiori. E’ importantissimo intercettare la malattia precocemente, quando solamente i tessuti più “superficiali”, la gengiva, viene colpita, perché un interessamento dei tessuti “profondi”, dell’osso, potrebbe portarci alla perdita del nostro caro dente. Non sottovalutare il sanguinamento delle tue gengive!
Pensa, infatti, che la possibilità di sviluppare la parodontite dopo i 30 anni è pari al 47% e nella sua forma più grave colpisce l’11% della popolazione: ben 790 milioni di persone in tutto il mondo! La parodontite è probabilmente la malattia più diffusa al mondo.
Inoltre, considera che la salute delle nostre gengive, di tutti quei tessuti che mantengono saldo il dente nelle nostre bocche, influenza il maniera importante la salute di altri organi del nostro corpo, in primis il cuore.
E’ fondamentale, quindi, soprattutto prevenire l’insorgenza della malattia o quantomeno intercettarla il prima possibile.
Per capire come prevenirla ed intercettarla dobbiamo innanzitutto chiederci cosa causi la malattia!?
E’ importante sapere che la predisposizione genetica gioca un ruolo importante in questa patologia, se mamma, papà, nonni o zii ne hanno sofferto hai un rischio maggiore di poterne esser affetto.
Il fumo gioca un ruolo chiave nel determinare la malattia, diminuisci il più possibile il numero di sigarette che fumi ogni giorno, o meglio ancora, potrebbe esser la giusta motivazione per farti smettere di fumare.
Il ruolo cruciale, tuttavia, ciò che senza il quale non può insorgere la parodontite, è svolto dalla placca: un insieme di batteri, saliva e microscopici residui di ciò che mangiamo, dall’aspetto molliccio e biancastro, in grado di causare l’infiammazione delle tue gengive, che appariranno rosse, gonfie e sanguinanti. La placca è la principale causa dell’infiammazione delle gengive, è importantissimo che tu sia in grado di eliminarla il più possibile tutti i giorni, dopo ogni pasto o spuntino, per mantenere bassi i livelli di infiammazione delle tue gengive. Ricorda, però, che non esistono pozioni magiche o dentifrici spaziali in grado di distruggere la placca, è assolutamente necessario eliminarla meccanicamente attraverso il corretto utilizzo dello spazzolino e mettendoci il giusto tempo a lavare i tuoi denti.
Come ti sarai accorto, in alcune zone della tua bocca, a seguito dei processi di “mineralizzazione” della placca, è facile che tu possa riscontrare la presenza di tartaro; per questo è importantissimo che tu ti rivolga al tuo dentista o igienista dentale che provvederà ad eliminarlo attraverso la detartrasi, utile a rimuovere sia i depositi di tartaro che quelli di placca a te difficilmente accessibili.
Il tuo medico stabilirà con te i tempi di richiamo della detartrasi in base alla tua età, in base alle patologie sistemiche di cui sei affetto, sulla base del fatto che tu sia un fumatore o meno, relativamente alla salute delle tue gengive ed altro, pertanto ognuno di noi avrà un tempo di richiamo della detartrasi differente e personalizzato, così come saranno personalizzate le istruzioni che riceverai su come gestire la tua bocca ed eliminare ogni giorno quanta più placca possibile sui tuoi denti ed attorno alle tue gengive.
La prima cosa, infatti, che il tuo dentista o igienista dentale farà, sarà dedicarti del tempo per spiegarti più approfonditamente queste cose ed insegnarti come utilizzare correttamente lo spazzolino ed i presidi di igiene interprossimale (quelli per pulire tra un dente e l’altro).
Ti lascio con un importantissimo messaggio: per mantenere a lungo i tuoi denti è fondamentale una quotidiana “manutenzione”; per mantenere a lungo i livelli infiammatori bassi è fondamentale che ogni giorno tu metta il massimo impegno per avere il livello di placca più basso possibile. Per qualsiasi ulteriore informazione non esitare a contattare il tuo dentista o igienista dentale di fiducia per prevenire, intercettare precocemente, sconfiggere, questa triste malattia e continuare a sorridere tutta la vita … con i tuoi denti!